Descrizione
Luanda, capitale dell’Angola, anni Novanta: dopo decenni di guerra civile la città cerca di tornare a una sua normalità. Il giovanissimo protagonista scopre il mondo attraverso le chiacchiere degli adulti: il padre che ha partecipato direttamente alla lotta per l’indipendenza, i vicini portoghesi “nostalgici” del colonialismo, gli amici. Racconta con affetto e soave ironia le sue esperienze scolastiche con i professori cubani, i contatti con le zie che vengono dal Portogallo, il rapporto con gli altri bambini del quartiere, osservando l’assurdità dei riti sociali imposti dal dogmatismo del partito unico, in una dimensione a tratti surreale in cui l’immaginazione del piccolo protagonista ci restituisce però, in un sapiente mosaico, l’immagine dell’Angola nei primi anni dell’indipendenza. Un Paese rimasto come sospeso tra il sogno rivoluzionario e la persistenza della guerra civile. Il libro è un sapiente affresco dell’Angola post-coloniale, scritto da una delle voci più interessanti e originali del panorama delle letterature africane di lingua portoghese.
Titolo originale: Bom dia camaradas
Traduzione:Livia Apa
ARTICOLI, RECENSIONI E…
Recensione
(girodelmondoattraversoilibri, 8 giugno 2016)
PRESENTAZIONI E DISCUSSIONI