Descrizione
Tra il 1937 e il 1938 l’Eur è teatro di uno scontro culturale violento che vede due fronti contrapposti: l’accademia e la modernità, la retorica monumentale e il razionalismo. Il primo vince, il secondo è sconfitto. Una guida all’architettura moderna dell’Eur che vuole raccontare la storia del quartiere dalla parte dei vinti. Lungo il percorso il visitatore non troverà nessuno degli edifici classici, gloria e vanto del fascismo, ma quelle architetture che oggi esisterebbero “se Terragni avesse vinto”.
Attraverso testi redatti da storici di alto profilo e immagini inedite, la guida pone l’Eur come epicentro di un’area urbana più vasta, cresciuta nel secondo dopoguerra, costellata di piccole città satelliti. Il volume, con testo a fronte in inglese, è un tributo doveroso a chi ha pagato la scelta antifascista per un’architettura moderna, civile, a misura d’uomo, e un monito attualissimo a ricordare, distinguere, criticare, schierarsi.