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Silvio Laurenti Rosa

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Un regista si confessa

a cura di SERGIO TOFFETTI

Descrizione

La storia del cinema italiano. Ricordi personali di un regista che si confessa: intitola così il dattiloscritto delle sue memorie Silvio Laurenti Rosa, autore di alcuni interessanti film risorgimentali come “Dalle cinque giornate della breccia di Porta Pia” (1923), “Garibaldi e i suoi tempi” (1926), “I martiri d’Italia” (1927) e quasi coetaneo del cinematografo di cui talvolta sembra quasi considerarsi, per ragioni anagrafiche, un fratello maggiore. Seguendo il filo dei ricordi, Laurenti Rosa ci conduce davanti e dietro gli schermi frettolosamente montati dai pionieri degli anni ’10 di un cinema che sembra mettere in scena, fin dalle origini, essenzialmente la propria crisi.

«Io non mi servirò di documentazioni bibliotecarie – dichiara fin da subito – bensì di ricordi personali».

In realtà, tra le sue pagine è bello perdersi non alla ricerca di conferme storiografiche o di riscontri filologici, ma per ricalcare le tracce di un “dispositivo allo stato nascente”, dove si incrociano pionieri come Filoteo Alberini, industriali del Nord come il commendator Ernesto Maria Pasquali, belle donne e nobili papalini a caccia di affari come il barone Alberto Fassini, svelti faccendieri che finiranno per prendere in mano l’intero apparato del cinema italiano, come l’avvocato Giuseppe Barattolo. Tra birrerie trasformate in cinematografi, retrobottega allestiti a studios, ma anche uffici di improvvisati finanzieri, sindacati, e addirittura logge massoniche, fin quando tutto andrà “fascisticamente” a finire nel Minculpop.

*in coedizione con il Centro Sperimentale di Cinematografia


Nella stessa collana

Informazioni aggiuntive

DETTAGLI

Altezza: 21
Larghezza: 15
Pagine: 212
Data di pubblicazione: Giugno 2016
Isbn: 9788862523257

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Sergio Toffetti è nato a Torino il 23 aprile 1951. Laureato in Estetica, è attualmente consulente e membro del comitato scientifico di Rai Teche e tutor di produzione per CSC Animazione. Ha ricoperto numerosi incarichi, tra i quali responsabile del dipartimento film al Museo Nazionale del Cinema di Torino (1991-1998) e curatore di retrospettive sul cinema italiano alla Cinemathèque Française di Parigi (1996-2016). Importante la sua esperienza al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, dove è stato vice direttore, conservatore, coordinatore. Ha seguito il restauro di oltre 200 film italiani, da Roma città aperta a Carmelo Bene a Per un pugno di dollari. Nel 2003, in convenzione con Regione Piemonte, apre la Scuola di Cinema d’Animazione e, nel 2006, l’Archivio Nazionale Cinema Industriale di Ivrea (1998-2017).
Ha collaborato con la Biennale di Venezia, Torino Cinema Giovani, Festival di Spoleto, Centre G. Pompidou di Parigi, National Film Archive di Tokyo, MoMA di New York. Ha pubblicato numerosi saggi sul cinema italiano e internazionale e sull’archivistica del cinema. È stato docente a contratto presso le università di Sorbonne-Paris III, Roma III, Camerino, Politecnico di Torino, Sapienza di Roma.